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14-12-2015
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Il nuovo ravvedimento operoso
FOCUS
Autore: Dott.ssa M. Ferrazzi
Il nuovo ravvedimento operoso
SINTESI:
- L’istituto del ravvedimento operoso consente al soggetto che incorre in una violazione tributaria di sanare spontaneamente l’omissione o l’irregolarità commessa versando: l’imposta evasa – nel caso la violazione comporti un debito di imposta - gli interessi legali – nelle misure previste dal codice civile e la sanzione in misura ridotta.
- La L. 23 dicembre 2014 n. 190 (Legge di Stabilità 2015), con le modifiche apportate dall’art. 1, comma 637, all’art. 13 del D.Lgs. n. 472/1997, ha profondamente modificato i contorni dell’istituto del ravvedimento operoso:
- ampliandone i limiti temporali;
- consentendo al contribuente di sanare le violazioni commesse, anche qualora siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento delle quali l’autore abbia avuto formale conoscenza, sino alla notifica di un atto di liquidazione o di accertamento o di una comunicazione a seguito del controllo automatico delle dichiarazioni emessa ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter del D.P.R. n. 600/1973 e dell’art. 54-bis del D.P.R. n. 633/1972;
- rimodulando le sanzioni in funzione del momento entro il quale interviene il ravvedimento, prevedendo maggiori riduzioni quanto più la regolarizzazione è prossima al momento di commissione della violazione.