Contributo per realizzazione di stampi da cliente
compreso
nell’abbonamento
17-09-2015

Contributo per realizzazione di stampi da cliente

FOCUS

Autore: Dott.ssa De Luca

Contributo per realizzazione di stampi da cliente

SINTESI:

  • Una fattispecie particolare ma non così inusuale da incontrare nella pratica professionale, è il c.d. “contributo stampi”. Soprattutto le aziende del settore automobilistico, e più in generale quelle che operano su commessa, si trovano a dover contabilizzare tale voce nei propri bilanci.
  • In sostanza il rapporto che si instaura è tra il fornitore, che riceve una commessa per la fornitura di particolari prodotti, e il cliente, che commissiona un bene, per la cui produzione si rende necessaria la creazione di uno stampo-madre. Dato che le attrezzature impiegate dal fornitore dovranno subire delle modifiche, in funzione delle specifiche richieste del committente, il primo non potrà utilizzare tali adattamenti su larga scala per altre produzioni e dovrà sopportare quindi l’onere della personalizzazione.
  • Il cliente, destinatario della produzione, eroga allora al fornitore, a titolo di compartecipazione ai costi di acquisto o di adattamento degli impianti degli stampi, un contributo, il c.d. “contributo stampi”, che va considerato come anticipo, parte del prezzo finale del bene compravenduto.
  • Da un punto di vista fiscale (ai fini IVA e delle imposte sui redditi), mancando una legislazione specifica in materia, per comprendere quale sia la natura di tale componente di reddito d'impresa, ci si rifà alla prassi ministeriale. I chiarimenti del MEF sono stati infatti nel tempo più volte  limati dagli interventi successivi dell'Amministrazione finanziaria.

 



newsletter