CFC e indeducibilità dei costi: pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove black list
Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.107 dell’11 Maggio 2015 i due decreti del Mef che modificano le black list sulla deducibilità dei costi e sulla disciplina delle controlled foreign companies.
Il D.M. 27 Aprile 2015 attua quanto previsto dalla legge di Stabilità 2015, stabilendo che l’unico criterio da utilizzare ai fini black list sia l’assenza di un adeguato sistema di scambio di informazioni fiscali con l’Italia. Rimane valida la suddivisione tra paradisi fiscali “puri”, con “eccezioni” e “limitatamente a determinate tipologie societarie”.
- Paradisi fiscali puri: Andorra, Bahamas, Barbados, Barbuda, Brunei, Gibuti (ex Afar e Issas), Grenada, Guatemala, Hong Kong, Isole Cook, Isole Marshall, Isole Vergini statunitensi, Kiribati (ex Isole Gilbert), Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Maldive, Nauru, Niue, Nuova Caledonia, Oman, Polinesia francese, Saint Kitts e Nevis, Salomone, Samoa, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Sant'Elena, Sark (Isole del Canale), Seychelles, Tonga, Tuvalu (ex Isole Ellice), Vanuatu. Eliminate dalla lista la Malesia e le Filippine.
- Paradisi fiscali con eccezioni: Bahrein e Monaco, a esclusione, per il primo,delle società che operano nel settore petrolifero e, per il secondo, di quelle che realizzano almeno il 25% del fatturato. Eliminati dalla lista gli Emirati Arabi Uniti e Singapore.
- Paradisi fiscali limitatamente a determinate tipologie societarie: eliminati dalla lista il Costarica e le Mauritius.
Il D.M. 30 Marzo 2015 invece, interviene sul regime CFC chiarendo che si considerano paesi con livello di tassazione sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia quelli dove la tassazione è inferiore al 50% della tassazione italiana. Escono dalla lista le Filippine, Malesia e Singapore.
Approfondimenti: http://www.fiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/costi-indeducibili-e-cfc-definita-nuova-mappa-dei-paradisi-fiscali
