Le dichiarazioni di intento
La disciplina per la comunicazione dei dati delle dichiarazioni di intento è stata modificata dal Decreto sulle semplificazioni fiscali
La precedente disciplina per la comunicazione dei dati delle dichiarazioni d'intento prevedeva, infatti, la comunicazione da parte dell’esportatore di acquistare senza iva al proprio fornitore e, quest’ultimo, doveva poi inviarla all’Agenzia delle Entrate. Dal 1 Gennaio 2015 invece, spetta all’esportatore inviare all’Agenzia la comunicazione dei dati delle dichiarazioni d’intento emesse e poi consegnarle al fornitore, insieme alla ricevuta di avvenuto invio rilasciata dalle Entrate. Il fornitore deve verificare la documentazione ricevuta e poi può emettere fattura senza Iva.
In sintesi, questa sarà la nuova procedura:
1- L’esportatore deve inviare la dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate, la quale rilascia ricevuta telematica
2- L’esportatore deve consegnare al fornitore la dichiarazione d’intento e la ricevuta dell’Agenzia
3- Quando è in possesso dei documenti sopra riportati, il fornitore può emettere fattura senza iva
4- Nella dichiarazione iva annuale, il fornitore deve riepilogare le dichiarazioni di intento ricevute
5- L’esportatore deve annotare le dichiarazioni nel registro previsto dalla norma dell’art. 39 DPR 633/72
6- Il fornitore deve indicare il regime di non imponibilità nelle fatture emesse
Il fornitore che emette fattura senza seguire la procedura è punito con sanzione compresa tra il 100 e il 200% dell'imposta non applicata (art. 7 comma 4-bis del D.lgs. 471/1997 così modificato dal D.lgs. 175/2014).
Essendo comunque una disciplina transitoria , fino all’11 febbraio il fornitore non ha l’obbligo di verificare l’avvenuta presentazione della dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate. Tale obbligo entrerà in vigore dal 12 febbraio 2015.
