Il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti
In vigore dal 1° Gennaio 2015, il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (decreto attuativo della legge 183/2014 - Jobs act), muta la disciplina dei licenziamenti, introducendo un doppio binario tra neoassunti e dipendenti attuali.
Le nuove regole saranno valide per tutti i lavoratori, esclusi quelli del settore pubblico e i dirigenti. Qualora le piccole imprese superino, dopo le nuove assunzioni, la soglia dei 15 dipendenti, tale disciplina varrà anche per i vecchi dipendenti. L'obiettivo è quello di incentivare la crescita dimensionale.
Per quanto riguarda le imprese, esse hanno un vantaggio che si identifica in una maggiore certezza su ciò che avviene in caso di licenziamento e quindi la chiarezza su cosa succede in caso abbiano bisogno di ridurre la propria manodopera porta loro ad assumere nuovi dipendenti con più tranquillità.
Ma come può questa nuova riforma essere vista come un'opportunità per i giovani lavoratori?
Per loro c'è il vantaggio di avere un contratto a tutele crescenti a tempo indeterminato, con il diritto alle ferie, alla malattia, alla maternità che altrimenti non avrebbero mai avuto con i contratti precari.
In poche parole, avranno un contratto senza più una scadenza con tutti i diritti previsti e l'opportunità di consolidare positivamente il loro rapporto di lavoro e cominciare a programmare la propria vita.