La Rassegna Stampa del giorno - Venerdì 21 ottobre
La rassegna stampa del giorno di venerdì 21 ottobre con le sezioni fisco e lavoro
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Sezione fisco
1. Studi di settore, rimborsi accelerati
La fedeltà misurata dai nuovi indicatori di compliance taglierà i tempi sulla restituzione dei crediti
Il decreto fiscale. Si va verso lo stop ai controlli tranne nei casi di frode - Possibile eliminazione dello strumento per le categorie di professionisti.
Non solo l’eliminazione dei controlli, ad eccezione dei casi più gravi di frode.
Autori: Marco Mobili e Giovanni Parente
2. Iva, sanzioni su misura per l’invio dei dati
L’obbligo trimestrale. Prende forma anche l’apparato sanzionatorio per le nuove comunicazioni trimestrali dei dati Iva.
Autori: Marco Mobili e Giovanni Parente
3. Da superare le regole sul ricorso all’induttivo
Il quadro attuale. Per l’omissione del modello o la presentazione con dati infedeli.
La rivisitazione degli studi di settore impone la necessità di andare a riconsiderare una serie di misure “invasive” introdotte in passato (in particolare, nel biennio 2010/2011).
Autore: Dario Deotto
4. L’acconto «estende» il bonus
Superammortamenti per acquisti perfezionati entro il 30 giugno 2018
Legge di bilancio. Necessario aver pagato almeno il 20% del costo complessivo prima del 31 dicembre 2017.
Proroga di un anno nella disciplina del superammortamento.
Autore: Giacomo Albano
5. Iri, il riporto delle perdite è senza limiti di tempo
Reddito d’impresa. Disciplina più favorevole rispetto al regime Irpef.
Le imprese in contabilità ordinaria che scelgono di applicare l’Iri (imposta sul reddito d’impresa) potranno dichiarare perdite derivanti, oltre che dalla contrapposizione dei componenti positivi e negativi del periodo, anche dalla deduzione delle somme prelevate dall’imprenditore, dai collaboratori familiari e dai soci a carico dell’utile di esercizio e delle riserve.
Autore: Gianfranco Ferranti
6. Niente Iva anche senza «partita»
La mancanza dell’identificativo del Paese di destinazione non pregiudica la non imponibilità
Corte Ue. La decisione dei giudici comunitari apre la strada a un’applicazione anche all’invio dei beni in conto lavorazione.
La mancata indicazione del numero identificativo Iva attribuito dallo Stato di destinazione non pregiudica la non imponibilità.
Autore: Roberta De Pirro
7. Imponibile unico Ue obbligatorio sopra i 750 milioni
Commissione. Pronto il nuovo progetto.
Dopo l’infelice proposta del 2011, arenatasi nell’infinito negoziato tra i Ventotto, la Commissione europea tornerà la settimana prossima a promuovere nell’Unione europea l’adozione di una base imponibile unica per le imprese, presentando a questo riguardo un nuovo progetto legislativo.
Autore: Beda Romano
8. La giustizia tributaria passa il test Consulta
Contenzioso. Il sistema organizzativo della giustizia tributaria torna ancora una volta all’esame della Corte costituzionale chiamata, dalla Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia, a verificare se ordinamento e organizzazione stessa del sistema, molto “interconnesso” con una delle parti in causa (vale a dire l’agenzia delle Entrate e il ministero dell’Economia e delle finanze), sia compatibile con i parametri di indipendenza «anche apparente» dei giudici.
Autore: Giorgio Costa
9. Non tassati i pasti ai dipendenti
Cassazione. Nella ristorazione la prestazione non è assoggettata a imposta sui redditi e Iva.
La somministrazione di pasti ai dipendenti di un ristorante non costituisce un ricavo e non è assoggettabile a Iva, in quanto l’operazione deve essere assimilata alla somministrazione di pasti nelle mense aziendali.
Autore: Laura Ambrosi
Sezione lavoro
10. Pochi «dati», stop alla reintegra
Spetta solo un risarcimento se la comunicazione dell’impresa non è completa
Licenziamento collettivo. Sanzione differenziata se i parametri sono illegittimi o se le indicazioni dell’azienda non sono esaustive.
In caso di licenziamento collettivo niente reintegra se la comunicazione conclusiva è solo incompleta.
Autori: Massimiliano Biolchini e Serena Fantinelli
11. Sì all’Isee corrente se l’infortunio taglia il reddito
Welfare. Aggiornate le Faq.
A fronte di una sospensione dal lavoro per un infortunio e conseguente indennità erogata dall’Inail, chi ha già chiesto il calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente può presentare la domanda per l’Isee corrente, se ha una variazione dell’indicatore reddituale superiore al 25 per cento.
Autore: Matteo Prioschi