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Notizia inserita il 07/10/2016

La Rassegna Stampa del giorno - Venerdì 07 ottobre

La rassegna stampa del giorno di venerdì 07 ottobre con le sezioni fisco e lavoro

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Sezione fisco

1. Società estinte, subentro non automatico

Prima della riforma gli atti di accertamento notificati all’impresa cancellata e non ai soci sono invalidi

Contenzioso. Per la Cassazione, in contrasto con l’agenzia delle Entrate, il differimento quinquennale degli effetti estintivi decorre dal 13 dicembre 2014.

Le modifiche alla normativa sulle società estinte introdotte dal 2015, non possono avere portata retroattiva poiché introducono nuove regole sulle prove, la cui produzione potrebbe comportare l’accoglimento ovvero il rigetto del giudizio.

Autore: Antonio Iorio

 

2. Responsabilità chiara per gli amministratori

Gli effetti. I liquidatori rispondono in proprio se non hanno soddisfatto i crediti tributari prima dell’assegnazione di beni.

La giurisprudenza di legittimità (da ultimo Cassazione 19142/2016) con riguardo alla pregressa normativa, ha affermato che la cancellazione dal registro delle imprese costituisce il presupposto della proponibilità dell’azione nei confronti dei soci, nei limiti di due circostanze: la reale percezione delle somme nel corso dei due periodi di imposta precedenti alla messa in liquidazione ovvero durante il tempo della liquidazione; l’entità delle somme percepite da ciascuno.

Autore: Laura Ambrosi

 

3. Unico, rischio maxi-sanzioni

Per gli intermediari la multa potrebbe moltiplicarsi per il numero di dichiarazioni

Adempimenti. Agenzia delle Entrate e Corte di Cassazione in disaccordo sull’applicabilità del cumulo giuridico.

Con l’avvicinarsi della scadenza del 30 settembre aumenta il rischio per professionisti e intermediari di incappare nelle sanzioni per il tardivo invio di Unico.

Autore: Rosanna Acierno

 

4. Le chance per sanare il ritardo o l’omissione

Gli strumenti. Dal ravvedimento all’impugnazione.

In caso di tardiva o omessa trasmissione delle dichiarazioni, l’intermediario abilitato ha dinanzi a sé diverse possibilità.

Autore: Rosanna Acierno

 

 

5. Il Mef conferma: studi associati soggetti a Irap

Question time. Anche per periodi precedenti il 2016.

Confermato l’assoggettamento ad Irap degli studi associati, anche per i periodi d’imposta precedenti al 2016. Nella risposta resa ieri al question time in Commissione Finanze (interpellanza prot. 5-09636), il vice ministro Casero ha confermato che, anche a seguito della sentenza a Sezioni Unite della Cassazione 7371/2016, studi associati e società semplici non possono sfuggire al presupposto impositivo Irap.

Autore: Giorgio Gavelli

 

6. Orti, ancora aperta la questione Imu

Immobili. La risposta del ministero dell’Economia.

La questione dell’esenzione da Imu degli orticelli è ancora aperta come dimostra la risposta a una question time di ieri proposta dall’onorevole Gian Mario Fragomeli.

Autore: Gian Paolo Tosoni

 

7. Dati delle fatture, invio ancora critico

Per le aziende la difficoltà dell’adeguamento tecnologico e di gestione delle informazioni

E-fisco. Dal 1° gennaio 2017 la spedizione telematica volontaria si dovrebbe incrociare con le nuove regole dello spesometro obbligatorio.

L’invio telematico dal 1° gennaio 2017 dei dati delle fatture emesse e ricevute e dei corrispettivi al fisco che si intreccia con le nuove regole sullo spesometro (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) impone alle imprese e ai professionisti una serie di attività per colmare ciò che è richiesto dalle norme con quello che è il livello di informatizzazione dei singoli contribuenti.

Autore: Benedetto Santacroce

 

8. Nei reati tributari l’«impegno» a pagare congela la confisca

Cassazione. La misura non è del tutto esclusa.

Le nuove norme sulla confisca nei reati tributari comportano che l’impegno da parte del contribuente al versamento del debito fiscale in forma rateale non esclude l’applicazione della confisca ma soltanto un “congelamento”.

Autore: Antonio Iorio

 

9. Perdite di merci, onere della prova al contribuente

Accise. Per la Cassazione va dimostrato che la variazione è legata alla natura del bene e non a condotte negligenti.

In materia di accise, ai fini del riconoscimento delle perdite effettive di merce superiori ai tassi forfettari stabiliti con decreto del ministero dell’Economia e delle finanze, spetta al contribuente l’onere di provare che le perdite siano imputabili a cause inerenti alla natura della merce e non a comportamenti negligenti o fraudolenti dello stesso.

Autore: Federico Aquilanti

 

 

Sezione lavoro

 

10. Verifica malattia con l’investigatore

Possibile effettuare controlli anche se non ci sono gravi sospetti sull’infermità

Licenziamento disciplinare. Le informazioni acquisite legittimamente possono invalidare il certificato medico.

Il datore di lavoro può controllare se il dipendente è veramente malato anche se non ci sono sospetti gravi sulla veridicità della stessa. Con la sentenza 18507/2016, la Cassazione è intervenuta nuovamente sulla questione del disconoscimento del certificato medico attestante la malattia del lavoratore.

Autori: Claudia Cerbone e Vittorio De Luca

 

11. Pa, niente risarcimento alternativo alla reintegra

Cassazione. Prevale la tutela dell’interesse collettivo per il buon funzionamento dell’amministrazione.

Ad avviso della Corte di cassazione (sentenza 20056/2016) ai licenziamenti di cui sia stata dichiarata l’illegittimità nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico si applica il regime di tutela reale previsto dall’articolo 18 della legge 300/1970 nella sua formulazione anteriore alle modifiche introdotte dalla legge 92/2012.

Autore: Giuseppe Bulgarini d'Elci

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