La Rassegna Stampa del giorno - Lunedì 26 settembre
La rassegna stampa del giorno di venerdì 23 settembre con le sezioni fisco. fisco e sentenze, lavoro
Scarica il PDF con la Rassegna Stampa del giorno - 26 settembre 2016
Sezione fisco
Assegnazione al bivio delle riserve
Più soluzioni per la gestione fiscale delle poste contabili che si formano dopo l’operazione
Reddito d’impresa. La circolare 37/E avalla diversi percorsi in contabilità ma vanno valutate le conseguenze in caso di utilizzo futuro.
I passaggi della circolare 37/E/2016 dedicati alla gestione delle plusvalenze o minusvalenze contabili – e del conseguente utilizzo di riserve di patrimonio netto – erano certamente uno dei temi più attesi tra i chiarimenti necessari in tema di assegnazione agevolata.
Autore: Paolo Meneghetti
La deducibilità determina la compensazione
Plus e minusvalenze. Prima del calcolo dell’imposta.
Lo scenario del trattamento fiscale di plusvalenze e minusvalenze che possono derivare dalle operazioni di assegnazione, cessione, trasformazione è ormai chiaro, anche se nella circolare 37/E trovano spazio solo le indicazioni relative alle prime due operazioni.
Autore: Paolo Meneghetti
Ordine «rigido» nella distribuzione
L’indicazione. Dopo le pronunce di Cassazione e i suggerimenti dei principi contabili.
Da dove nascono le disposizioni che vincolano i soci a scegliere determinate riserve piuttosto che altre quando ipotizzano di attribuirle ai soci?
Autore: Paolo Meneghetti
Rimborsi auto, deduzioni «frenate»
Contestato l’utilizzo ai fini fiscali delle spese sostenute dai partecipanti agli studi associati
Professionisti. Alcuni uffici delle Entrate interpretano con eccessiva severità i limiti previsti dall’articolo 54 del Testo unico.
I rimborsi chilometrici riconosciuti dagli studi associati ai professionisti membri dell’associazione professionale vengono da taluni verificatori ritenuti non deducibili, in violazione dell’articolo 164, comma 1, lettera b), Tuir.
Autore: Giorgio Gavelli
Per i soci di Snc regole diverse dai dipendenti
Società di persone. Trattamento controverso.
Dalla lettura degli avvisi di accertamento riguardanti i costi chilometrici degli studi associati emergono alcune riflessioni.
Autore: Giorgio Gavelli
Per Unico arriva l’ora dei controlli finali
Le verifiche prima dell’invio, dal frontespizio all’incrocio con i modelli Iva, Irap e studi di settore
Dichiarazioni. In vista della scadenza di venerdì 30 settembre, la check list delle sviste formali e delle irregolarità che si riflettono su imponibile e imposta.
Anche quest’anno, Unico è arrivato alla settimana conclusiva.
Autori: Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi
Attenti a «forzare» il software dell’Agenzia
La verifica. La procedura di analisi preliminare messa a disposizione dalle Entrate evidenzia errori superabili e altri bloccanti.
Prima dell’invio telematico, le dichiarazioni vanno sottoposte, da parte degli intermediari, al controllo tramite i software messi a disposizione dalle Entrate per verificare la correttezza formale dei modelli.
Autore: Mario Cerofolini
I dati contabili devono «ritrovarsi» in Gerico
L’incrocio. Tra i modelli
Prima di procedere con l’invio di Unico 2016 è opportuno verificare l’esattezza di tutti o dati contabili la cui indicazione ricade su più modelli.
Autore: Lorenzo Pegorin
Sezione fisco e sentenze
Errore di fatto a maglie strette
Limitate le circostanze in cui si può attivare il giudizio di revocazione
Processo. Sbaglio denunciabile se riguarda un episodio che può condizionare la causa e non è contestato dalle parti.
La revocazione di una sentenza è possibile solo in presenza di uno dei vizi tassativamente indicati dall’articolo 395 del Codice di procedura civile.
Autori: Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito
Controlli automatici: recupero dell’Iva con termine «breve»
Indirette. In caso di indebita compensazione.
Quando l’ufficio porta a conoscenza del contribuente una contestazione in materia di indebita compensazione – con un avviso di recupero del credito Iva di cui all’articolo 1, comma 421, legge 311/2004 – ma si limita a svolgere i controlli volti alla correzione di errori materiali o di calcolo o alla verifica dei versamenti, il provvedimento notificato è equiparabile a un atto della riscossione (cartella di pagamento), al di là del titolo formale con cui viene emesso.
Autori: Massimo Sirri e Riccardo Zavatta
Raddoppio «limitato», si rafforza il trend in Ctp
Accertamento. Le pronunce.
La tendenza si rafforza. Anche la Ctp di Vicenza (sentenza 760/1/2016) conferma – come altre pronunce di merito (si veda «Il Sole 24 Ore» del 12 settembre scorso) – che la norma transitoria della legge di Stabilità 2016 sulla decadenza dei termini di accertamento ha di fatto abrogato quella transitoria del Dlgs 128/2015 (decreto sulla certezza del diritto).
Autore: Dario Deotto
La perizia sull’area rivalutata non vincola il prezzo di vendita
Terreni. Nessuna plusvalenza se la cessione viene realizzata a un corrispettivo inferiore all’importo «affrancato».
Il valore della rivalutazione onerosa dei terreni non costituisce l’importo minimo da dichiarare nella successiva compravendita.
Autori: Luca Benigni e Gianni Rota
Ai coniugi con case in due città il sindaco non può chiedere l’Imu
Tributi locali/1. Non rileva che per l’abitazione principale la legge si riferisca a un unico nucleo familiare.
L’esenzione Imu e Tasi per l’abitazione principale si applica anche a due immobili posseduti dai coniugi, purché si trovino in Comuni diversi e, oltre alla residenza anagrafica, in ciascuno corrisponda anche il dato sostanziale della abitualità della dimora.
Autore: Sara Mecca
È illegittimo l’avviso della Tarsu che non individua le aree tassabili
Tributi locali/2. L’atto deve spiegare perché non è attendibile la denuncia del contribuente.
È nullo per difetto di motivazione l’avviso di accertamento Tarsu che non consente di individuare con precisione le aree tassabili.
Autore: Luigi Lovecchio
Sezione lavoro
Così si attiva il welfare aziendale
Piano unilaterale o due tipi di intesa sindacale per definire i servizi ai dipendenti
Retribuzioni. Il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori permette di massimizzare i benefici fiscali per il datore.
Un’azienda interessata a erogare ai propri dipendenti un pacchetto di beni e servizi diversi dalla tradizionale remunerazione in denaro dispone di molte opzioni per attivare un piano di welfare aziendale, e alcune sono rimesse interamente alla sua volontà.
Autore: Giampiero Falasca
Non imponibilità estesa a previdenza e assistenza sanitaria
Le prestazioni. L’elenco è nel Tuir.
Non esiste una nozione legislativa di welfare aziendale: il fenomeno è scaturito dall’esperienza aziendale (uno dei primi casi è il piano di Luxottica di molti anni fa), e il paniere di beni e servizi che rientrano in questa nozione può essere individuato andando a cercare tutti quei trattamenti che la normativa fiscale consente di escludere dalla nozione di retribuzione imponibile.
Autore: Giampiero Falasca
Parametri vincolanti per misurare i risultati ottenuti
La selezione. Gli indicatori ammessi.
Il premio di produttività che l’azienda può accoppiare (come alternativa) al piano di welfare deve rispettare le regole, molto rigorose, dettate dalla legge di Stabilità (legge 208/2016, articolo 1, comma 182).
Autore: Giampiero Falasca