Riscossione e vendita simulata
Sotto osservazione del fisco la vendita simulata per sottrarre i beni alla riscossione: per debiti tributari superiori a 50.000 scatta il reato di sottrazione fraudolenta con pene da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 6 anni
Ultimamente sempre più spesso ai contribuenti viene contestato un grave reato ovvero la sottrazioine fraudolenta di beni alla riscossione se l'importo da pagare supera i 50.000, reato che viene punito con la reclusione da sei mesi a 4 anni; se il debioto supera i 200.000 la pena aumenta da un minimo di 1 anno a un massimo di 4 anni. A ben vedere spesso poi l'imprenditore non è nemmeno del tutto consapevole di commettere un reato in quanto (erroneamente) ritiene di potere sempre e comunque disporre del prorpi patrimonio.
Vediamo allora cosa si intende per vendita simulata: si intende ogni atto giuridico che comporti il passaggio fittizio della proprietà di beni, sia a titolo gratutio sia a titolo oneroso. Sono però oggetto di tutela anche gli "altri atti fraudolenti" ossia atti di disposizione sul patrimonio diversi dal trasferiemeno di proprietà ma che hanno come risultato finale lo spossessamento del bene in capo al soggetto debitore.
Fonte: sole24 ore / 9 agosto 2016