Ravvedimento operoso: omessa o tardiva dichiarazione
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15-09-2014

Ravvedimento operoso: omessa o tardiva dichiarazione

FOCUS

Autore: Dott. G. Moschella

Cosa fare in caso di omessa o tardiva dichiarazione dei redditi

SINTESI

  • Attraverso il ravvedimento Operoso, scaduto il termine di legge per presentare le dichiarazioni annuali, i contribuenti che non hanno provveduto ad inviare le stesse, hanno 90 giorni di tempo per rimediare, con l'applicazione di mini-sanzioni. Si considerano omesse dichiarazioni quelle presentate dopo 90 giorni, ma costituiscono, comunque, titolo per la riscossione delle imposte dovute.
  • Vediamo ora nello specifico le tipologie di omessa o tardiva dichiarazione e le relative sanzioni:
    • Tardiva presentazione: la dichiarazione non è stata presentata nei termini previsti da legge ma regolarizzata entro 90 giorni.
      In questo caso si applica la disciplina del ravvedimento operoso con una sanzione di 25 € (1/10 di € 258) pagata attraverso modello F24 con codice tributo 8911.
    • Omessa dichiarazione: la dichiarazione viene presentata con un ritardo superiore a 90 giorni. Se l'omessa presentazione riguarda una dichiarazione chiusa con debito d’imposta la sanzione prevista va dal 120 al 240 % delle imposte dovute, partendo da un minimo di 258 euro;  al contrario, se la dichiarazione è chiusa a credito, la sanzione andrà dai 258 euro ai 1.032 euro. In ogni caso non sarà ammessa l’applicazione della disciplina del ravvedimento operoso.
    • Omessa trasmissione da parte dell’intermediario: In questo caso la sanzione, prevista per l’intermediario, va da 516 ai 5164 euro con possibilità di applicazione del ravvedimento operoso se regolarizzata entro 90 giorni con una sanzione di 51 euro (pari a 1/10 del minimo) per modello omesso.


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