22-03-2016

Politica Monetaria Europea: strumenti e standing facilities

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In questo secondo appuntamento con la politica monetaria europea andremo in primo luogo ad osservare i cinque principali strumenti con cui la Banca Centrale riesce ad attuare le operazioni di cui si è trattato la volta scorsa.

Questi sono:

  1. Reverse transactions
  2. Outright transaction
  3. L’istituzione di certificati di debito
  4. Swap di valute straniere
  5. Raccolta di depositi a tempo determinato

Le reverse transactions sono lo strumento principale nelle operazioni di mercato aperto e vengono utilizzate quando c’è la necessità di fornire liquidità ai mercati. Assumono la forma di Repo, contratti con i quali la BCE acconsente ad acquistare asset dalle banche a patto che esse poi li riacquistino ad un prezzo più alto, o di prestiti collateralizzati, prestiti dove il debitore pone a garanzia uno dei propri asset in caso di insolvenza.

Le outrght transactions (operazione definitive) consistono nell’acquisto o nella vendita di asset direttamente sul mercato da parte dell’Eurosystem (autorità composta dalla BCE e dalle Banche Centrali dei pasi che hanno adottato l’Euro).

Istituendo certificati di debito la Banca Centrale Europea si pone lo scopo di sistemare strutturalmente la posizione dell’Eurosystem nei confronti del settore finanziario creando o aumentando la disponibilità di riserve liquide.

Con gli swap in valuta estera assistiamo a scambi spot e forward di euro e valuta estera. Sono utilizzati nelle FTOs e hanno come principale scopo quello di regolare la liquidità e correggere i tassi d’interesse.

La raccolta di depositi a tempo determinato avviene tramite l’invito della BCE alle controparti ad istituire dei depositi nella Banca Centrale del proprio paese d’appartenenza.

Esaurito con questa breve illustrazione il capitolo sulle operazioni di mercato aperto e giunto il tempo di concentrarsi invece sul secondo strumento con il quale il governatore Mario Draghi può perseguire i propri obiettivi di politica monetaria: le standing facilities.

Le standing facilities forniscono o assorbono liquidità dal mercato overnight su iniziativa delle controparti e sono quindi di due tipi: marginal lending facilities e deposit facilities.

Le marginal lending facilities (operazioni di rifinanziamento marginale) sono utilizzate dalle controparti per ottenere liquidità dalle Banche Centrali Nazionali a dei tassi prestabiliti ponendo a garanzia determinati asset e quindi assumono principalmente la forma di Repo overnight o prestiti collateralizzati overnight. Lo scopo è quello di rimediare a temporanee carenze di liquidità da parte delle banche.

Le deposit facilities hanno invece la funzione contraria, ovvero offrono dei depositi overnight nelle Banche Centrali Nazionali ad un tasso d’interesse fisso prestabilito e senza che venga fornito alcun collaterale a garanzia del deposito.

In situazioni di normalità non c’è particolare interesse da parte delle banche nell’utilizzare le standing facilities in quanto i tassi predeterminati sono più sfavorevoli rispetto a quelli forniti dal mercato. Tuttavia dal 2009 con l’aggravarsi della crisi finanziaria l’uso di questi strumenti è cresciuto esponenzialmente in quanto le banche preferivano depositare le proprie eccedenze di liquidità nei depositi delle Banche Centrali piuttosto che prestare ad altre banche.

Tramite le deposit facilities inoltre la BCE determina il corridoio in cui fluttuano i tassi overnight sul mercato, più sono bassi (o addirittura negativi come negli ultimi tempi) più le banche dovrebbero essere incentivate a non tenere ferma la liquidità ma a riversarla nel mercato come auspicabile vista la situazione di ancora troppo lenta ripresa dell’Eurozona.



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