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13-05-2015
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Svalutazione perdite su crediti
EBOOK
Autore: Dott.ssa M. Ferrazzi
Un ebook contenente:
- Regole contabili
- Rappresentazione in bilancio
- Regole di deducibilità
- Esempi, le risposte dell'esperto e normativa.
Indice
Introduzione
Scritture contabili e bilancio
- Registrazione in contabilità iniziale del credito
- Iscrizione in bilancio e in contabilità a fine esercizio
- A cosa serve il fondo svalutazione
- Come si calcola il fondo svalutazione crediti?
- Accantonamento annuale: scrittura contabile
- Utilizzo del fondo svalutazione crediti
- Rappresentazione in bilancio
Aspetti fiscali
- Deducibilità dell’accantonamento al fondo di svalutazione
- Crediti da considerare
- Deducibilità delle perdite sui crediti
- Utilizzo del fondo
- Unico: prospetto fondo svalutazione crediti
- I criteri di deducibilità delle perdite su crediti introdotti dal Decreto “crescita e sviluppo” (DL. 83/2012)
- I nuovi criteri di deducibilità delle perdite su crediti introdotti dall’art.1 commi 160 e 161 dalla Legge di stabilità 2014 (L.147/2013)
Esempi
- Esempio 1 - Utilizzo del fondo di svalutazione crediti con metodo diretto – Fondo > perdita
- Esempio 2 - Utilizzo del fondo di svalutazione crediti con metodo diretto - Fondo < perdita
- Esempio 3 - Utilizzo del fondo di svalutazione crediti con metodo indiretto
- Esempio 4 - Deducibilità dell’accantonamento - Fondo < al 5% dei crediti commerciali
- Esempio 5 - Deducibilità dell’accantonamento - Fondo > al 5% dei crediti commerciali
Le risposte dell’esperto
- Oltre al fondo svalutazione determinato in modo analitico o sintetico, è possibile comunque accantonare un importo a forfait?
- La voce perdite su crediti (B. 14 del conto economico), va usata solo per gestire l’eccedenza rispetto al fondo svalutazione crediti?
- Come si fa a dimostrare l’inesigibilità di crediti verso clienti stranieri?
- Se si cede il credito ad una società di factoring con la clausola pro-solvendo, la perdita è deducibile?
- Se si cede il credito ad una società di factoring con la clausola pro-soluto, la perdita è deducibile?
- Se si ha notizia del sicuro fallimento di un cliente (ad esempio perché più creditori hanno presentato istanza di fallimento), è possibile dedurre la perdita?
- C’è l’obbligo di dedurre la perdita interamente nell’esercizio in cui è stata emessa la sentenza dichiarativa di fallimento?
- Se si rinuncia ad un credito, con regolare dichiarazione di remissione del debito, è possibile dedurre tutto l’importo?
- Se i crediti sono vantati verso società appartenenti allo stesso gruppo, essi vanno considerati tra i crediti rilevanti nel calcolo dell’accantonamento dell’esercizio?
- Quali sono le procedure concorsuali e gli istituti assimilati che consentono la deduzione “automatica” della perdita su crediti?
- Nel caso dei “piani di risanamento” attestati da professionista qualificato (art. 67 della Legge Fallimentare) si possono applicare gli stessi criteri previsti per il concordato preventivo?
- Quando il credito è considerato “di modesta entità”?
- Quando un credito può considerarsi “prescritto” (e quindi la perdita fiscalmente deducibile)?
Normativa, Giurisprudenza e Prassi
- Art. 101 Tuir - Minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite
- Art. 106 Tuir - Svalutazione dei crediti e accantonamenti per rischi su crediti
- Art. 33 Decreto Legge n. 83/2012
- Art.1 Legge n.147/2013 c. 160 e 161 (Legge di stabilità 2014)
- Ordinanza del 18/07/2012 n. 12431 - Corte di Cassazione
- Risoluzione del 06/09/1980 n. 517 - Min. Finanze - Imposte Dirette
- Risoluzione del 09/04/1980 n. 557 - Min. Finanze - Imposte Dirette
- Circolare Agenzia delle Entrate n. 26/E del 1 agosto 2013
- Circolare 14/05/2014 n. 10/E dell’Agenzia delle Entrate
- Circolare 04/06/2014 n. 14/E dell’Agenzia delle Entrate
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