Il nuovo regime forfetario: caratteristiche, regime transitorio e contributivo
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21-01-2015

Il nuovo regime forfetario: caratteristiche, regime transitorio e contributivo

FOCUS

Autore: Dott. P. Pirone

Il nuovo regime forfetario: caratteristiche, regime transitorio e contributivo

SINTESI:

  • La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto un nuovo regime fiscale in sostituzione dei precedenti regimi agevolati: il regime forfetario.
  • Si tratta di un regime che sostituisce i precedenti regimi agevolati (di vantaggio e per le nuove iniziative imprenditoriali) e che può trovare applicazione sia per chi avvia una nuova attività nel 2015 che per coloro che già svolgono attività d’impresa o lavoro autonomo e ricadono nei precedenti regimi di vantaggio.
  • Per operare nel regime forfetario è necessario il rispetto di alcuni requisiti tra cui quello più significativo, ovvero, il rispetto di livelli di compensi/ricavi lordi annui che possono variare a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata. Tali limiti reddituali annui vanno dai 15.000 (per i professionisti) ai 40.000 (per le imprese).
  • Chi opera nel regime forfetario versa un’imposta sostitutiva pari al 15% del reddito imponibile ottenuto sottraendo ai compensi lordi percepiti gli eventuali contributi previdenziali pagati ed applicandovi al risultato un indice di redditività che varia anch’esso a seconda del codice ATECO.
  • Gli artigiani e commercianti rientranti in tale regime possono richiedere, mediante apposita comunicazione, l’applicazione di un regime contributivo agevolato in modo da versare i contributi solo sulla base del reddito dichiarato, a differenza della previgente disciplina che disponeva il versamento dei c.d. minimi contributivi.


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