Distruzione dei beni all’estero: prove documentali e linee guida
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02-12-2014

Distruzione dei beni all’estero: prove documentali e linee guida

FOCUS

Autore: Dott.ssa M. Fiammelli

Il quadro completo sulla normativa italiana in merito alla distruzione dei beni; le prove documentali e le linee guida che occorre seguire per la distruzione dei beni all’estero.

SINTESI

  • Nella distruzione dei beni all’estero occorre osservare che la procedura di distruzione dei beni, comunque obbligatoria, coinvolge due ordinamenti:
    • quello italiano, con le regole obbligatorie;
    • quello straniero nel quale si trovano i beni da distruggere portatore delle proprie regole.
  • Nel caso di distruzione di beni per volontà dell’azienda occorre distinguere se l’azienda opta per la cessione dei beni a terzi oppure proceda autonomamente alla distruzione dei beni.
  • Se l’azienda opta per la cessione dei beni a terzi soggetti, residenti o meno nel territorio nazionale, i quali procederanno alla loro distruzione, occorrerà conservare le seguenti prove documentali:
    • fattura di cessione dei beni da distruggere, comprovante il passaggio di proprietà ed i suoi effetti traslativi;
    • eventuali dichiarazioni o corrispondenza intrattenuta con tali soggetti, comprovante l’avvenuto accordo ai fini della distruzione.
  • Nel caso in cui sia l’azienda, autonomamente a procedere con la distruzione dei beni all’estero, nulla si afferma nella legislazione, nella prassi e nella giurisprudenza relativamente alla documentazione da redigere al fine di vincere tale presunzione. In questo caso viene in aiuto la dottrina che fornisce delle linee guida:
    • la richiesta di collaborazione delle Autorità del posto al fine di giungere ad una soluzione del problema;
    • porre in essere la procedura di cui all’art. 2, DPR 441/97 che prevede l’autocertificazione della distruzione di beni all’estero ai sensi della L. 445/2000.

 



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