Contratto comodato: spese di manutenzione
compreso
nell’abbonamento
03-03-2014

Contratto comodato: spese di manutenzione

FOCUS

Autore: Dott. P. Pirone - Video a cura di: Dott. E. Zamberlan

Tra due imprese è in corso un comodato d'uso avente ad oggetto un bene strumentale: quali sono le regole da seguire ai fini della corretta deducibilità fiscale delle spese di manutenzione relative al bene?

SINTESI

  • E frequente l’ipotesi in cui un’impresa conceda un bene strumentale (fabbricato, macchinari, ecc.) in comodato d’uso ad un’altra impresa (comodataria).
  • Il bene oggetto del comodato, durante la durata del contratto, può necessitare di interventi di manutenzione (ordinaria o straordinaria)
  • Le due imprese (comodante e comodataria) possono accordarsi e stabilire nel contratto stesso di comodato, su chi devono gravare le spese di manutenzione.

SPESE A CARICO DELLA COMODATARIA

  • Se si tratta di spese di manutenzione ordinaria a carico dell’impresa comodante le stesse sono deducibili, nell’esercizio di sostentamento) nei limiti del “plafond” (il 5% del costo complessivo di tutti i beni strumentali ammortizzabili ed iscritti nel registro dei beni ammortizzabili all’inizio dell’esercizio). La parte eccedente il plafond è invece deducibile in quote costanti nei 5 esercizi successivi.
  • Se si tratta di manutenzione straordinarie a carico dell’impresa comodante sono invece soggette a “capitalizzazione” e deducibili secondo le regole ordinarie del TUIR dettate per il bene oggetto del comodato. 

SPESE A CARICO DELLA COMODANTE

  • Per le  spese di manutenzione ordinaria a carico dell’impresa “comodataria” non c’è invece  il plafond e sono interamente deducibili da questa nell’esercizio in cui sono state sostenute e secondo le regole generali.
  • Per le spese  di manutenzione straordinaria a carico dell’impresa comodataria rappresentano costi ad utilizzazione pluriennali ai sensi del terzo comma dell’art. 108 TUIR nei limiti della quota imputabile a ciascun esercizio.

 



newsletter